giovedì 23 gennaio 2014

#78 - Parigi 1 maggio 1979

Se ancora parlassi con mio Padre
Chiederei, col dovuto rispetto
Dammi un nuovo nome
Cambia la forma del mio essere

Conosco la risposta
Ti ho dato una forma come una gabbia
Non puoi uscirne
E conosco quanto stretto sia l'abito elegante cucito addosso

Tu Padre sai che io ho chiamato il suo nome
E le ho detto, torna, torna, torna
Piangevo al momento
Mentre chiudevo la porta cambiando serratura

Ma, ancora, ti chiedo
Dammi un nuovo nome
Dammi la frenesia di essere
Amante, amante, amante e ancora amante

Figliolo non è il tuo nome
Ama, amante, ama
Ancora poi domani ama
Guardati indietro, piangi ancora, poi ama

Invitala sotto un ponte, nel freddo
Amala, amala, amala
Torna da te
Portala nella stanza del tuo cuore

Li il nome non è scritto, si vede solo da vicino

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