Se ancora parlassi con mio Padre
Chiederei, col dovuto rispetto
Dammi un nuovo nome
Cambia la forma del mio essere
Conosco la risposta
Ti ho dato una forma come una gabbia
Non puoi uscirne
E conosco quanto stretto sia l'abito elegante cucito addosso
Tu Padre sai che io ho chiamato il suo nome
E le ho detto, torna, torna, torna
Piangevo al momento
Mentre chiudevo la porta cambiando serratura
Ma, ancora, ti chiedo
Dammi un nuovo nome
Dammi la frenesia di essere
Amante, amante, amante e ancora amante
Figliolo non è il tuo nome
Ama, amante, ama
Ancora poi domani ama
Guardati indietro, piangi ancora, poi ama
Invitala sotto un ponte, nel freddo
Amala, amala, amala
Torna da te
Portala nella stanza del tuo cuore
Li il nome non è scritto, si vede solo da vicino
Nessun commento:
Posta un commento