venerdì 31 gennaio 2014

#85 - Campagna e tovaglie a quadri

Amore, partiamo presto
La strada è breve
Ma ho voglia di prati, piani e piatti
E ho voglio di vino bianco

Partiamo al mattino
Quando è ancora rosso
Godiamoci lo schiaffo dell'alba
Con la sera ancora addosso, con l'amore ancora sulla pelle

Poi davanti al fosso
Versami un bicchiere
Che sia colmo
Che sia di vita

Spera e sparami ancora dentro al cuore
Tovaglie a quadri
E pani enormi
Poi scorre il rosso, come il fiume di lì  a poco

Mangeremo con le mani
E il vino rosso ci macchierà le vesti
Le toglieremo alla sera
Per dormire nudi della nostra passione

Berremo molto
Fino a dormire sull'erba fresca e bagnata
Il rumore del fosso
La tovaglia a quadri come coperta

Amore non morire come il Sole rosso all'imbrunire
Lasciati andare, ancora fresca di campagna
Lasciami fare
Lasciami dire ti amo per morire tra le tue dita

#84 - Dormi

Dormi
Spingimi via
Dormi
Anche quando poi muoio

Dormi anche quando muoio al tuo fianco
Lo sai che sono vicino
Una bocca muta
Te lo dice col mulino delle braccia

Ti lascerò la stessa stanza pulita
Ti lascerò lo stessa voce flebile e veloce
Ti lascerò un po di vuoto
Perché tu mi possa riconoscere la prossima volta

Dormi
Riposa il corpo
Potessi essere anche io un po te
Riposerei per te

Baciami ancora una volta
Prima che mi lasci andare
Per sognare
E che sia per sempre

#83 - Emilia brucia

Gli eroi partono all'alba
Gli innamorati due ore dopo
Gli eroi partono coi paramenti ed il sale del regno
Gli innamorati vestono scuro e cercano lo zucchero nel cielo

Muore la notte, nera e silenziosa
Nasce lontano il sole
E' oriente, nascita
Strugge il distacco dall'occidente morente

Corre la strada
Strugge l'anima inquieta
Sarà, sarò ancora?
Un filo dritto che porta al labirinto del cuore

Paura del miraggio
Paura di non trovare la strada
La strada per la tua casa
La strada per il tuo cuore

Brucia Emilia
Brucia all'alba
Dammi energia e calore
Brucia Emilia, il ponte di Calatrava

Sfido le pozzanghere
Mi rifletto
Vedo il tuo volto cangiante dell'alba
Le tue labbra sussurrano il mio nome

Nel desiderio
Trovo la forza di non dormire mai
La tua pelle di seta
Ondeggia sotto la mia mano


martedì 28 gennaio 2014

#82 - Ode al vino

Arrendersi
Profondamente arrendersi
Seduto, sdraiato nel crepuscolo
Cielo rosso, arancione basso

Arrendersi
Picchia prima nel cuore
Arriva dopo in testa
Non c'è silenzio, non ci sono segnali di rumore

Arrendersi
Poi entri nella stanza
A piedi nudi sul pavimento
Fai il rumore del cotone sulla pelle

Arrendersi
Coricata calda, dolce, profumata
Un calice per te
Ha il sapore del cuore rosso

Arrendersi
Un bacio amaro come il vino
Un sorso in più
L'ebbrezza delle carni nude

Arrenditi
Dormi questa notte con me
Dammi ancora quel sorriso senza fine
Domattina costruiremo la casa, di cristallo e cemento

Eterna

lunedì 27 gennaio 2014

#81 - Angeli caduti

Corri !!! Ho freddo adesso
Anzi no, sii prudente
Aspetto in questo buio
E' sempre stato così

Eccoti finalmente
Sei buffa, la luce dietro ti fa sembrare goffa
Un saluto imbarazzato la scelta di andare veloci
E allora tra la strada indicata, sempre sbagliata, e il giusto modo di baciarti devo scegliere

Non ascolto nessun semaforo, neanche li guardo
Guidi tu
Un sottile velo d'imbarazzo
Un muro di emozioni rompono il freddo

Allora sono le mani
E' un piacere che dove finiscono le mie mani inizino le tue
Ed inizi un lungo bacio
Cadiamo assieme sul selciato della città

Portami dentro la musica
L'ascolterò senza distrarmi dal mio cuore
Butto l'anello senza più potere
Mi butto nel fango per salire al cielo

Domani mattina
Le corazze cadute
Il mondo a colori
Hai fame ?

Si, torna quì, può bastare

domenica 26 gennaio 2014

@80 - Mare senza vento

Quando il nuovo giorno comincia
E non ne hai neanche un po
Vieni fuori da quel letto
C'è un Sole che batte forte sulla strada c'è un amore nel petto

Quando non risponde il tuo corpo
Troppo stanco per darti retta
Vieni fuori da quel letto
C'è un cuore che batte forte un anima forte che l'ascolti

Quando il sogno di un giorno senza dolore
Troppo falso per crederci
Vieni fuori da quel letto
C'è una strada che porta alla nostra musica, ci vogliono per ballare

Quando ti ricordi che il destino ha voluto e non sai perché
E' allora la vita ti sembra troppo forte
Vieni fuori da quel letto
C'è un forte vento nel Sole, ti porterà

Quando ti ricordi che vivere la tua emozione
E allora ti diranno che no, non ti fidare ancora
Vieni fuori da quel letto
C'è un mare senza vento

Ha bisogno di te

sabato 25 gennaio 2014

#79 - Angelo deviato

Ti ho sentito pensare
Mamma lui è un pazzo
A volte mi fa paura
Però quando è al mio fianco, sono tranquilla

Ti ho sentito pensare
Papà lui è strano
A volte è un selvaggio
Però le sue mani sono sicure

Angelo deviato
Tienimi la mano mentre guido
Angelo deviato
Amami fino a morire

Ti ho sentito pensare
Amici miei lui mi tocca tutta la notte
Le sue mani sul mio corpo
Non finiscono mai, fino alla prima luce

Angelo deviato
Dormi addosso a me
Sembri Lucifero mentre mi tocchi il seno
Amami fino a morire

Angelo deviato
Sei appeso al mio cuore
Io vedo che sei puro
Io sento che sei un demonio

Angelo deviato
Ti amerò fino a morire

giovedì 23 gennaio 2014

#78 - Parigi 1 maggio 1979

Se ancora parlassi con mio Padre
Chiederei, col dovuto rispetto
Dammi un nuovo nome
Cambia la forma del mio essere

Conosco la risposta
Ti ho dato una forma come una gabbia
Non puoi uscirne
E conosco quanto stretto sia l'abito elegante cucito addosso

Tu Padre sai che io ho chiamato il suo nome
E le ho detto, torna, torna, torna
Piangevo al momento
Mentre chiudevo la porta cambiando serratura

Ma, ancora, ti chiedo
Dammi un nuovo nome
Dammi la frenesia di essere
Amante, amante, amante e ancora amante

Figliolo non è il tuo nome
Ama, amante, ama
Ancora poi domani ama
Guardati indietro, piangi ancora, poi ama

Invitala sotto un ponte, nel freddo
Amala, amala, amala
Torna da te
Portala nella stanza del tuo cuore

Li il nome non è scritto, si vede solo da vicino

mercoledì 22 gennaio 2014

#77 - Senza guida

Nascosta dietro un mazzo di fiori finti
Seduta sullo sgabello più alto della stanza
Incroci due brevi gambe a piedi nudi
Guardi il mio sguardo e pensi

Nascosta dietro un mazzo di fiori finti
Angelo senza guida
Quando dirai a tua madre
Ho smesso di soffrire

Angelo senza guida
Lei non ci crederà
Perché penserà
Mia figlia ha incontrato gli angeli nella notte ma Lucifero ogni giorno

Angelo senza guida, tu gli dirai
Mamma ho incontrato un poco di follia
Non ho voglia neanche di essere soddisfatta, lo sono
Lasciami piangere, sono felice

Angelo senza guida
Voglio dirti ti amo per cento volte
E tengo a freno la lingua
Perché tu conosci il mio nome, i miei baci ed il fatto che sono il destino

Abbiamo la TV accesa giorno e notte
E nessuno sa cosa dice
Angelo senza guida, lasciati andare
Coprimi, ti sto dicendo amore cento volte

Loro verranno a chiederci
E noi risponderemo solo bugie
Angelo senza guida tienimi con le tue piccole mani
Loro non sanno e non sapranno mai

Angelo senza guida, ti amo per cento

#76 - Teddy Bear

Dentro la casa ci sono un sacco di cose
E' un luogo nuovo e sconosciuto
Un campo minato per le scie di un cuore
Dentro la casa c'è molto calore

Sul letto attende un orsetto di pelouche
Quello delle bambine
E' disteso come dormisse
Sembra sorrida

Immobile guarda il soffitto
Uno sguardo fisso, inespressivo
Però è un dolce oggetto
Non posso sapere quanto sia necessario

Lei dorme con lui
Sul suo naso
Il naso di Teddy è un porto sicuro
Il naso di Teddy la regge per la notte

Io spio nella penombra
Scorgo un sorriso
Un espressione serena, sembrano stelle
Allora guardo meglio

Ha gli occhi di una bimba
E un sorriso accennato
Le mani libere il corpo finalmente sciolto
Allora guardo meglio

La tocco una volta
Poi la seconda
Sorride immobile
Cerco di entrare nel sorriso

C'è un trucco che Teddy conosce
Perché lei dorme e sogna
Nel sogno corre e non si stanca
E' ferita ma non sanguina

Nel sogno corre forte
Poi fa un grande salto
Sembra voli
Finalmente libera

Allora io, al mattino
Prendo Teddy in mano
E divento un poco lui
Il mattino dopo, prima di dormire, faccio una smorfia

Le prendo una mano
Ti porto a fare un giro nel Sole
Andiamo di corsa
Ti farà bene

Me lo ha detto Teddy

martedì 21 gennaio 2014

#75 - Sentieri notturni

Pensavo di aver trascorso sentieri notturni
Poco dopo la mezzanotte
Durante le strade sconosciute
Di città nuove

Mi ritrovo invece
Poco prima dell'alba
In un luogo che mi è già familiare
Ma che non ho mai visitato

Il passo è solo un poco stanco
Il petto pesante
Le emozioni sorpassano il buio
Oltre il muro del suono del vuoto dell'alba

Finita la strada
Arrivato al dunque
Faccio solo un passo indietro e lancio uno sguardo
Per sapere meglio il passo a venire del domani

Sentieri notturni
Mi portate a casa
Ma penso che un giorno splendente diamante
Mi porterete di nuovo qui

Una casa calda e attesa
Un luogo familiare prima del tempo
Ancora bambino
A piedi nudi sul pavimento

Giocando coi pinguini
Che mi guardano da ogni parte
Non vedo mai la Luna da queste parti
Al massimo piove

lunedì 13 gennaio 2014

#74 - Reggio Emilia (Trenitalia)

A Cavriago c'è la stazione, coi binari
Passa il treno, un regionale
Non la Domenica, però
Allora vado a pranzo, senza soldi

In piazza, a Cavriago, c'è una festa, tanti fiori
E' primavera, il cielo e i cuori sono ricchi di colori
Io ho in tasca due euro scarsi
Mangio in trattoria, coi buoni pasto

Poi, senza pagare, prendo un pullman
L'aspetto è proprio sociale
Io, l'autista e una schiera di badanti in libertà
A Reggio scendo al capolinea

Chiedo e, come è ovvio a Reggio, la guardia, femmina, mi indica la strada giusta
Ho ancora fame
Ma alla stazione c'è un Mc Donalds
E anche a loro allungo un buono pasto

Fuori, sul piazzale, un gruppo di giovani compagni
Manifesta, contesta e un poco sobilla
Li saluto con affetto, un poco mi commuovo
Trovo il binario

Non ho il biglietto
Salgo e son clandestino
Non voglio essere d'impiccio
Mi costituisco al controllore

Non la faccio scendere qua' nel nulla.
Scenda a Parma, stia sul binario, fra 15 minuti passa un treno, ferma solo a Piacenza
Ha capito, vero?
Poi questo treno arriva e io salgo, davanti al controllore. Allora mia dia il biglietto

Non ho nessun biglietto ...
Allora scenda
E fu il Salerno - Milano
Ed il suo piccolo bagno

Di quel giorno ricordo solo
La stazione di Reggio nell'Emilia
La sua paciosa gratitudine
E la viaggiatrice in attesa coi tacchi e i piedi nudi

Dopo, via da lì
L'Emilia è terminata
Tornerò
Per averne il cuore

sabato 11 gennaio 2014

#73 - La notte errante

E' quasi luce del mattino fuori
Dentro polvere di rock
Spie, monitor, cavi
Se non ti emozioni non puoi capire

E' ghiacciata la strada solo un poco ma ...
Un velo di nebbia avvolge
Ma l'autostrada è nera è placida
Un velo di seta anticipa il calore del letto

Fuori è freddo, ghiacciato
Non sento nulla che mi possa dire perché
Non ho nessuno al mio fianco
E so che non è giusto

Aspetto
Il vuoto della lunga striscia nera
M'accompagna
Da sola

Non è stanchezza
E' solo polvere di musica
Deposita, emozioni
Ma viaggio da sola

Allora penso che
La notte errante
Poi finisce
Nella bocca della casa

E' calda, come le coperte
E' calda, come un caffè all'alba
E' calda, come un bagno bollente
E' calda, perché tu sei nel letto e aspetti


#72 - Ballerina

Dolce e piccola amica
Tu ballerina
Saltelli nella stanza a piedi nudi, stomp sul pavimento
A braccia aperte giri e ti rivolti stomp stomp, sbuffi e sudi i capelli corrono dietro ai tuoi passi

Poi, sei stanca, cade l'ultima trincea
Buttata sul letto sembri un quadro francese dell'800
Vedo solo colori e i tuoi occhi brillano verdi e felici finalmente
Ti stuzzico la punta dei piedi, come un gatto sornione

Mi sorprendo nel vederti in piedi
Ritta e sicura, non lo diresti nemmanco tu
Hai un tatuaggio sulla schiena
E' bello ma mi rapisce il tuo seno, improvvisamente nudo

La musica non smette
Tu riprendi la danza
Vuoto il mio sguardo sul tuo corpo, piccolo
Poi seduto in mezzo alla stanza vorrei dirti arrivederci

Ma fermo le mie parole
Faccio solo il gesto di alzarmi
Spalanchi la bocca
Un piccolo impeto

Torno a sedermi
E allora faccio il gesto dello stare fermo
Balla ancora
Guarderò i tuoi piedi nudi e cicciotti pensando a seni grandi e occhi profondi

venerdì 10 gennaio 2014

#71 - Gli occhi a Gennaio (Il sole a Reggio)

E' gennaio ma a Reggio nell'Emilia c'è il Sole
Sotto il porticato, la stazione è alle spalle
Un ombra leggera non nasconde lo smeraldo dei tuoi occhi
Cammino, inciampo un po, devo anche guardarli

Un velo di colore sulle gote pallide
Non manchi d'intuito
E allora "ho dormito poco, ho letto un po e mi sono imbarazzata"
Mi sfugge un sorriso, prendi ancora colore, ma basta un "è solo sangue in circolo, vivilo, anche di più"

Siamo usciti al pomeriggio
Un sorso ancora di ottimismo
Ora piove e il cielo è grigio
Acciaio nei tuoi occhi

Rimani dolce e tenera
Un passo delicato col bacio della pioggia sul capo
Ma i tuoi occhi hanno preso forma d'acciaio
Mi posso ancora specchiare, una forma d'ipnosi

E' solo adesso che mi arriva il tuo profumo
Mi afferri le mani, tremo un poco
E poi, ho deciso finisce ora
Ma non deve soffrire

E allora mi volto
Uno scatto ai nervi
Adesso
Volto la mia faccia

Ti prendo le spalle
Fosse l'ultima volta
Ma non ti lascio morire
E poi, è il tuo collo, la pelle liscia e le labbra calde

Hai il volto sconvolto
Io so che devo restare
Perché devo vivere quegli occhi
Ogni giorno un clima diverso, ogni giorno un colore nuovo

giovedì 9 gennaio 2014

#70 - Lettera

Ciao,

ti scrivo
e poi metto tutto nel cassetto
mi piace la parola che matura
e allora ti scrivo

voglio dirti che mi piace quando cammini in casa
a piedi nudi
ti dico "ma fa freddo, è inverno !!!"
sai voltarti e dirmi "allora? sono cicciotti tengono caldo ..."

E ti volevo dire del mattino di oggi
Il freddo della stazione del momento del viaggio
Di quanto dirti "ciao, buon viaggio" costasse molto di più del gelo
Dei tuoi occhi al mattino

Li hai aperti, come di scatto, un aria imbronciata. Fastidio, noia
Con difficoltà sei venuta al tavolo per il caffè caldo
Ho desiderato le tue parole
Ma eri muta

E poi, dopo la doccia, mi hai detto "scusa, è che ho un dittatore dentro"
Mi sono perso nello smeraldo con cui mi guardi e nel silenzio ho chiesto
"Sai, dormo male, non riposo, tengo gli occhi chiusi e mi spiace non guardarti"
Allora ti ho preso le mani e, guardandoti, ho detto "lascia stare, guardami un minuto è per me dura una vita"

Ti ho scritto questa lettera, mai inviata
Perché poi la pace mi farà riposare l'anima
Se puoi, balla per casa a piedi nudi
Ti do la musica e l'idea. Non fa freddo sono cicciotti

mercoledì 8 gennaio 2014

#69 - I concerti a maggio

Aspetto la primavera per muovermi verso il suono
Sono pigro
Spesso goffo
Soprattutto quando saluto le persone

Oggi c'è un sole caldo ma abbastanza distratto
Posso camminare nel prato senza sentire il suo battito sulla testa
E poi, se e perché non so, mi sono voltato
Il classico bicchiere in mano

Ma questa che entra con le ciabatte nel grande prato del concerto?
Abiterà dietro l'ingresso
Non credo, veste leggera, una scollatura dolce
Lei sa del suo piccolo seno

Poi si ferma, sembra guardi ma non so
E si toglie le ciabatte
L'arco del suo piede nudo tocca l'erba
Io so che è soffice, e fresca

Allora corre un po
Svolazza direi, penso ad una farfalla
Discreta, colori tenui, ma un sorriso forte
Ha i piedi brevi, nudi che affondano nell'erba dolce

Un piccolo inciampo, è goffa, ma elegante
Sembra cadere, resiste
Alza lo sguardo
Ha un trucco verde, penso ad uno smeraldo

Le porto le ciabatte
Per dirle "stai attenta non cadere, sarebbe un peccato"

#68 - Il cervo nella foresta

Mi sistemo al margine della foresta
Ti vedo occhi curiosi
Ti vedo e capisco che vuoi solo conoscere, scrutare, capire e difendere
Ritta sulle brevi gambe guardi con gli occhi del perché

Io vorrei fare un passo in più
Ma non voglio che tu corra, veloce come sai, lontano
Questa posa è regale
Un poco vigile e tanto accorta

Allora io vedo oltre la cima dell'ultimo albero
Il Sole di maggio
E faccio un breve accenno dentro la foresta
Guardi circospetta, potrei essere un cacciatore, un esploratore, magari un architetto

Io guardo che tu mi guardi
E capiamo che guardando ci siamo capiti
Allora sono ad un passo da te
Allungo una mano, la porgo sul tuo capo, è dolce, morbido.

Inaspettato, mi allontano
Tornerò
Ricco di idee migliori
Pensavo di cacciare, oggi la preda ero io

#67 - Vitamin

Nel viaggio, fuoco, speranza, luce, desiderio
Un Sole obliquo
Un cuore in fiamme
Buio

Ora, dopo anni, cammini sulla spiaggia
Il fuoco del Sole dritto in cielo brucia la sabbia sotto l'arco del tuo piede
Corre il cuore dentro il petto
E' un flusso

Poi quando il tuo corpo tocca la superficie dell'acqua
Un sussulto, ora corre il mio cuore, immergi, emergi
Corri forte sei corrente
Un brivido caldo t'accompagna e lo sguardo è perso fuori dall'acqua

Lascia mentire ancora il tuo cuore
Fatti convincere dal tradimento
Ama ancora
Fallo per me

domenica 5 gennaio 2014

#66 - Emanuela corre

Non la bacio mai al mattino
Odia le banalità
Non bevo mai il caffè con lei al mattino
Ha troppa fretta e le farei perdere tempo

Emanuela corre
Fuori dalla porta
Il mondo è suo
Però a volte piange, io la vedo

E' come quando facevo l'amore con le ragazze delle riviste
Poi ti vergogni ma di nuovo loro ci sono
Io non voglio vederla piangere
Però almeno è umana, fragile, solo per poco

Un giorno le ho detto "ma se io avessi una parte fragile?"
Lei mi ha detto "sai che non puoi ..."
Allora le ho messo una mano sulla spalla nuda
Lei ci ha aggiunto la sua, con lo smalto rosso

Era calda, lo smalto era perfetto
Emanuela corre, ma non con lo smalto
Un labbro tremava, la voce era decisa
Le ho dato un bacio profondo

Poi gli ho mostrato i miei sentimenti, nudi
La tenevo in pugno
Ma, nonostante conoscessi la combinazione
Presi la via della porta, dandole ancora un bacio

A lei non piace la banalità

sabato 4 gennaio 2014

#65 - Roger & I

Roger esce sul vecchio balcone in pietra
E' a petto nudo
E' aprile
E' un cielo indeciso del mattino

Roger non teme l'altezza
E' ben più alto del balcone
La strada di sotto lo attende
Come in un abbraccio

Nella stanza dorme lei
Riposano le sue forme generose, seni e fianchi, nudi
Riposano le membra, i nervi, i muscoli
Non dorme mai l'anima scossa dall'amore

Roger guarda le strade, gli incroci, sotto di lui
Stringe le braccia sopra le spalle
Stringe gli occhi e rivede lei abbacinata dal piacere
Stringe i denti e soffoca le lacrime

Poi diranno che era debole
Poi diranno che non stava bene da tempo
Poi diranno che era solo
Poi diranno che ha sbagliato

Ma io e Roger sappiamo perché
Ma io e Roger sappiamo cosa è successo
Ma io e Roger abbiamo la chiave
Non è stato solo un coniglio bianco o un gelato

E' stato quel pavimento e gli insetti nel solco delle travi
Quei fianchi generosi e i seni immensi
Fattela ancora una sigaretta
Roger avrebbe sorriso, come un gatto sornione

giovedì 2 gennaio 2014

#64 - Altare di sabbia

Guardo lo specchio e ha la mia faccia
Lo guardo e ricordo il monito "non essere acciaio contro acciaio"
Guardo il cielo
Ed è il cielo del mio amore

Stretto nel mio abbraccio
Un sole obliquo negli occhi
Oltre il torrente, che qui chiamano fiume, è popolare
Giovani vite, e sorrisi, un caffè, il sorriso della barista, studentessa

Queste strade non nascondono
Ognuna è un ricordo preciso, un momento semplice, vuoto per chi non c'era
E' una meraviglia
Mi si spezzano le dita nell'abbraccio

Quando è iniziato tutto conoscevo la fine
La fortuna è come l'amore
Può cambiare
Ti dicono che è bello essere liberi

Se almeno avessi portato con te quella foto di bambina
Sarei libero
Invece quel volto allo specchio è il mio
E come un altare di sabbia sulla spiaggia, crollo al primo colpo di vento