A Cavriago c'è la stazione, coi binari
Passa il treno, un regionale
Non la Domenica, però
Allora vado a pranzo, senza soldi
In piazza, a Cavriago, c'è una festa, tanti fiori
E' primavera, il cielo e i cuori sono ricchi di colori
Io ho in tasca due euro scarsi
Mangio in trattoria, coi buoni pasto
Poi, senza pagare, prendo un pullman
L'aspetto è proprio sociale
Io, l'autista e una schiera di badanti in libertà
A Reggio scendo al capolinea
Chiedo e, come è ovvio a Reggio, la guardia, femmina, mi indica la strada giusta
Ho ancora fame
Ma alla stazione c'è un Mc Donalds
E anche a loro allungo un buono pasto
Fuori, sul piazzale, un gruppo di giovani compagni
Manifesta, contesta e un poco sobilla
Li saluto con affetto, un poco mi commuovo
Trovo il binario
Non ho il biglietto
Salgo e son clandestino
Non voglio essere d'impiccio
Mi costituisco al controllore
Non la faccio scendere qua' nel nulla.
Scenda a Parma, stia sul binario, fra 15 minuti passa un treno, ferma solo a Piacenza
Ha capito, vero?
Poi questo treno arriva e io salgo, davanti al controllore. Allora mia dia il biglietto
Non ho nessun biglietto ...
Allora scenda
E fu il Salerno - Milano
Ed il suo piccolo bagno
Di quel giorno ricordo solo
La stazione di Reggio nell'Emilia
La sua paciosa gratitudine
E la viaggiatrice in attesa coi tacchi e i piedi nudi
Dopo, via da lì
L'Emilia è terminata
Tornerò
Per averne il cuore
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