Aspetto la primavera per muovermi verso il suono
Sono pigro
Spesso goffo
Soprattutto quando saluto le persone
Oggi c'è un sole caldo ma abbastanza distratto
Posso camminare nel prato senza sentire il suo battito sulla testa
E poi, se e perché non so, mi sono voltato
Il classico bicchiere in mano
Ma questa che entra con le ciabatte nel grande prato del concerto?
Abiterà dietro l'ingresso
Non credo, veste leggera, una scollatura dolce
Lei sa del suo piccolo seno
Poi si ferma, sembra guardi ma non so
E si toglie le ciabatte
L'arco del suo piede nudo tocca l'erba
Io so che è soffice, e fresca
Allora corre un po
Svolazza direi, penso ad una farfalla
Discreta, colori tenui, ma un sorriso forte
Ha i piedi brevi, nudi che affondano nell'erba dolce
Un piccolo inciampo, è goffa, ma elegante
Sembra cadere, resiste
Alza lo sguardo
Ha un trucco verde, penso ad uno smeraldo
Le porto le ciabatte
Per dirle "stai attenta non cadere, sarebbe un peccato"
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