Lui entra in quel bar ogni giorno
Beve sempre un caffè e un bicchiere d'acqua
Il solito posto
Un tavolo "penisola" in fondo alla sala
Lei ci passa ogni tanto
Prende sempre un cappuccino ed una brioche senza gusto
Non siede mai
Sempre al banco
Quel giorno
Fu violento
E di vento
Il Sole oscuro e le nuvole pesanti
Lei decise di posarsi
Come farfalla
O goccia di rugiada
Scelse la penisola
Entrò lui e la trovò lì
Si fermò come di roccia
Non sapeva, non poteva
Stette
Prese il solito caffè con l'acqua
Lei se ne andò, passandogli a fianco
Fu come una violenza
Al corpo e poi all'animo
Ferito ma in accordo col tempo nubile
Scrisse un biglietto
Lo lasciò presso la penisola
Tornerà domani, pensò, e leggerà
Ciao io non sono io
Tu non so chi sei
Ma piccola donna
Non mi lasciare con un bicchiere d'acqua ed un caffè amaro
Fu il tempo e fu la violenza della luce
Si amarono
Lui un giorno se ne andò lasciando un biglietto
Se solo potessimo dormire senza guardarci e stringendoci la mano
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