Scorre sotto il carro del Sole un mondo infame
Genti e popoli, inedia e miseria
Giove abbassa l'augusto sguardo
E li odia
Sceglie allora per la distruzione del mondo
Egli scenderà tra loro e ne farà macello
Atena, accorta e misurata nel verbo, ferma il divino
Padre di ogni, ferma la tua mano ! Scegli almeno qualche probo
Divino Giove scende in fattezze di uomo e si avvicina alla bestia umana
Crono volle, nello scandire del giorno, fossero uomo e donna
Due poveri amanti ricchi solo del loro medesimo rispetto
Accolsero il viandante misterioso con onori degni di un regnante
Pochi mezzi, poche libagioni anzi nessuno
Dio Giove prese coscienza della forza dell'amore
Manifestata la propria forza suprema
Regalò ai giovani amanti, l'eternità
Muoia il mondo e la miseria umana
Rimanga eterna sulle sponde della collina protesa al lago
Il fusto di una quercia e di un cedro
L'amore eterno nel legno nobile del cuore degli amanti
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