Trovandomi, la mattina presto, davanti le mura di Bal el Assel
Guardavo lo scorrere frenetico delle genti
Han tutti vesti leggere, frusciano al vento leggero
Un Sole curvo e potente sferza la strada
Latitudine 36.41° N
Longitudine 10.22° E
Mai fui così sereno
Nell'essere straniero
Mai l'indigeno fu così amico
Solo una volta diedi un soldo al barbone che voleva bere del vino, era Roma, non per niente
Poi, dopo che l'ultima nuvola sferzò la sua ombra sul selciato
Lei passò, docile
Non guardava, se non la terra avanti Lei
Un vestito morbido e dei sandali in cuoio
Un momento d'ipnosi e silenzio
Respiravo a fatica nonostante un vento leggero
Guardavo e basta
Si voltò
Mi sorrise, un poco altera
Smisi di smettere di respirare
Sorrisi a mia volta
Si fermò un attimo e stupenda sorrise più forte
Stupefatto dalla violenza del cuore
Piansi muto e solo
Un sorriso così forte non l'avevo mai visto
Scopersi il segreto dell'origine del tutto
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