domenica 29 settembre 2013

Pensieri - #33 - Rumore di mamma

Entri a piedi nudi nella mia stanza
Timida e non ti volti mai
Abbiamo appena incontrato sulla via
Le persone e le loro parole

Mi mostri un corpo generoso
Mi doni i seni
E la fonte di vita
Mi doni il sapore dell'amore

Azimuth e felicità
Fumi una sigaretta il corpo nudo riflette il Sole obliquo fuori la stanza
Dobbiamo ripeterci perché l'anima ha fame
Non sazia grida e chiama

Fuori un rumore, sembra distante
"Ma è tua madre?"
"Non credo, lascia stare"
"No non voglio, domani"

Una lama di luce t'illumina il ventre
Mi giro e non posso lasciarti giacere
Ti prendo e ti conquisto con la forza della debole carne
Sia pure una madre ma tu lo sarai ancora per me

Pensieri - #32 - Cometa (in celebrazione di)

Per le vie parallele dei binari
Corre la mia vita
Verso la tua
Per le vie parallele dei binari

Un getto di curve improvvise
Sbalzano i cuori oltre il vetro
La temperatura instabile dell'anima
Ci trova abbracciati

Passi correndo lungo la piazza
E' un passo incerto
Ma dal sapore sessuale
Ti guardo caracollare pensando ai tuoi seni

Passi come cometa e disperdi luce
E' un peccato, lo sai, ma insisti
Cometa, scia luminosa
Un bacio profondo nel cuore ferito

Oggi Cometa è il momento di passare
Trasmutare il tempo in celebrazione
Lasciare il cuore nella scatola
E dirti "Cometa, tu passi troppo precoce nella vita degli altri"

Vivi di scia e luce, lasci il buio e vuoto

sabato 28 settembre 2013

Pensieri - #31 - Occhi sbarrati

Siamo usciti sulla strada
Un Sole forte, idiota
Picchia e forte
Sulla testa

Era come ancora essere nel sogno del sonno
Io no so se forse era veloce
Ma la terra
Sembrava in discesa

Abbiamo camminato, nel Sole, appena meno forte
Rumori forti, sono le televisioni dalle case
Io ti guardo e cammini lenta
Ogni vetrina è specchio, il mio sguardo è il tuo riflesso

Tu, occhi deserti, torni ancora e mi guardi
Ora è luna nel cielo
La sera volge al crepuscolo
Io ti guardo, il Sole è sceso nel suo tempio, sei Luna e devo

Guardarti ad occhi sbarrati

venerdì 27 settembre 2013

Pensieri - # 30 - Lame (Bambino)

Mio caro amico
Vedi che in questa casa non ci sono immagini alle pareti ?
Mia cara amica
Riesci a scorgere l'angolo buio dietro la sedia ?

Miei cari amici
Non sono mai servite immagini e la stanza brillava di polvere
E' andata via anche lei, la polvere
Ero il re di un impero di fango

Mio caro amico
Li vedi i segni sulle braccia ?
Sono lame, lame e lame uscite dal cuore
Sono i segni dei sogni di un bambino

Mia cara amica
Sai cosa succede facendo l'amore con le ragazze delle riviste?
Che se ti innamori perdi l'orizzonte
E l'immagine è sempre è dietro l'angolo cieco

Miei cari amici
Se vi mostro il mio lato oscuro ?
Cosa farete ?
Lascerete che prenda la nave oltre l'orizzonte

Oppure accompagnerete ancora questo bimbo ancora a scuola.
Mi piace la maestra
E' dolce e gentile
Mi sorride sempre e i suoi occhi mi ricordano l'alabastro


giovedì 26 settembre 2013

Pensieri - # 29 - Anna va al mare

Il silenzio della terra
Lo sguardo e il fiato verso la profondità
Il cuore in fiamme
Gli occhi brillanti e smeraldo

Anna ascolta il tempo fuori la finestra
I calzini a righe
Un vestito che sia qualunque
Il bagaglio carico di respiro

Anna corre alla porta prima che un colpo di luce la chiuda
Anna corre e il tempo non scade
Anna corre verso un cielo basso
Anna corre e molto veloce, ti appare come in moto

Oggi Anna va al mare
Oggi Anna si fa amare dal mare
Oggi Anna si fa baciare da una terra fredda
Oggi Anna ha il cuore caldo

Ciao Anna, corri al mare e non ci lasciare
Sapremo la pazienza di aspettare
Coltiveremo la scienza di ascoltare
Impareremo l'arte di amare

mercoledì 25 settembre 2013

Camminando - # 6 - Madame C

Ridono di lei
Gli sguardi sulle sue ali di farfalla
Non ti sostengono !
Non puoi volare !

Sono solo fantocci di sale
Cammina altera
Nei suoi tacchi alti
Sembra debbono sbocciare i suoi piedi da quelle scarpe nere

Generosa presenza
Contieni un cuore grande
Corpo celeste
In questo cielo privo di stelle

Non voli, non voli
Scende la via sempre sicura
Tolte le scarpe e coi piedi nudi

Spicca il volo, la gravita vinta col peso del cuore

martedì 24 settembre 2013

Camminando - # 5 - Valeria

Sono uscito prima dell'ultimo Sole
Un nero orizzonte è lo spettacolo spettrale
Le persone sono fatte di aria e sabbia
Un colpo di vento e via

Ti vedo distesa al crepuscolo
L'arco del tuo piede è in ombra
Oscuro presagio del mio volere
Ti vedo distesa e voglio volare

Dispiegare ali che non siano di cera
Un senso di vuoto
Un senso di niente
Lasciali ridere

Partirò baciandoti
Uno scatto di nervi
Partirò dal basso
Ti porterò in cielo

lunedì 23 settembre 2013

Pensieri - # 28 - Bianco e nero

Dalla terra e dai mille colori
Spunta un solo caldo
Riflessi sul mare
Come maschera il tuo volto

Sapori d'Occidente
E la tua voce
Portami ancora al Tempio
Portami dentro il tuo sguardo

Come Luna il tuo occhio
Marea del mio cuore
Bianco e nero contro il Sole
Dammi luce e ti darò il mio amore

domenica 22 settembre 2013

Pensieri - # 27 - Ballata

Ho passato troppo tempo a guardare il silenzio
Le paure del passato
La ricerca di Dio
E' attorno a me

Poi la giovane donne dal caschetto rosa
Mi ha mostrato la sua lama a doppio taglio
Mi ha messo in ombra
E mi ha detto "ce la farai!!!"

Io passo le sere, aspettando la notte
Guardandola come dipinto
Gioconda !!!
Il suo stile affilato nel parlare

Il suo modo e maniera di muoversi nello spazio
La sua bocca storta e quel fare indifferente
Non hai voglia di baciarmi adesso ma la preda sei tu
Ti muovi discreta e sgraziata nello spazio ma sei tu !!!

Non fuggire !!!

venerdì 20 settembre 2013

Pensieri - # 27- Luna

Io non ti capisco
e non lo so
Ma tu sei come Luna
E oggi sei tesa

Torni dall'eternità
E siamo strani
Io e te siamo strani
Non dormiamo le notti che viaggiano veloci

E poi, a distanza
Guardo questa nuova Luna
Con occhi come di cieco
Brilla, splende, è come un Sole riflesso

Io non ti conosco
E ti vorrei come fossi un Sole riflesso
Non devi essere mia, ma solo sua
E io conquisterò la Luna

Solo roccia, sabbia e crateri
Un mondo passato
Solo un giorno visitato
Non ti posso amare

Ma il tuo sangue
Di un altro
Ma il tuo sangue
Del tuo uomo

Lo vorrei come il bacio della Luna

mercoledì 18 settembre 2013

Camminando - # 4 - Canto del re

Posato il mio servizio da te
Esco a passo e svolazzo
Di fiore in fiore
Uno svolazzo frusciato nascosto dietro al fiore

Sei il mio miele fiore rosa
Sei il mio domino fiore
E io il tuo sciocco moscone
Frusciante

Io sono un re che canta con le ali
Sotto il sole
Rosa tu splendi
E io punto al tuo petalo

Io sono re anche la notte
Anche tutta la notte
Quando la tua mente è andata, oltre il letto
Io sono il tuo re che canta quando il tuo uomo è andato

Camminando - # 3 - Regolo il guadagno (gain and again)


Seguo stanco il giorno che si chiude su se stesso
Gira e rigira il Sole attorno
Regolo il guadagno, gestisco la luce
Regolo il guadagno, vinco il sonno

Poco a poco arriva la sera
Punte, le stelle annunciano la notte
Regolo il guadagno per la luce lunare
Regolo il guadagno per le parole annunciate

Maschera giapponese il tuo volto
Ascolto la voce e bevo dalla tua bocca parole di miele
Regolo il cuore per non cadere nel Sole

Regolo l’anima per morire d’amore

Pensieri - # 26 - La femmina coi capelli a caschetto

Gridalo il tuo ultimo grido
Femmina coi capelli a caschetto
Gridalo e di più forte il tuo ultimo grido
Senza scompigliare i capelli al caschetto

Uno, due e tre
E il tuo sciocco caschetto di capelli
Punta ad un punto di cui mi faccio di nulla
Giovane donna col caschetto biondo

Sai cosa ti dico?
Fa, fa, fa e blam blam
Gridalo il tuo ultimo grido e scuoti il tuo caschetto
Io mi importo del tuo nulla

Sento le oche gridare oltre il fiume
E tua sorella soffrire
Tu in ginocchio a pregare
Grida il tuo ultimo grido sciocco caschetto

Pensieri - # 25 - Boblingen a settembre (echi del mattino)


 Questo mattino che tu chiami sera
Le stelle a battagliare nel cielo ancora nero
E quel modo vezzoso di sorridere
Lasciale stare le mani

Stringi le mie
Ancora un’ora e gli albatros gridano al Sole d’Oriente
Lascia perdere
Lasciami perdere

Ricordati solo il sorso di ebbrezza
E le mille parole
Ne bastavano la metà
Ricordati i miei occhi che sorridono

Ricordami che non devo dirtelo


martedì 17 settembre 2013

Pensieri # 24 - Lunatici alla deriva (sempre le stesse notizie)

Il vecchio pazzo che gira in bicicletta
La vecchia pazza zoppa che si vende per un bicchiere
C’è un certo strano sapore per aria
Quasi un cambio di vento

Un cambio di stagione
La voglia di essere la svolta nella tua vita
E allora, ci provo
E allora, ti dico che ho visto la parte oscura

Eccolo il vecchio lunatico che gira a vuoto
Sono le 6:00 del mattino e cosa ci faccio con loro
E’ presto per una birra e tardi per iniziare a vivere
Ho voglio di un suono nuovo, ho voglia di un tocco leggero

Allora prendo la strada di casa
Ma ho paura della via
Allora prendo a due mani l’idea di un fine
Ma ho paura del dolore

Allora mi prende lo sguardo la luce versata
Dalla rugiada sul prato
Mi stendo, ubriaco
Un lunatico sull'erba

E non sono ancora io


Pensieri - #23 - Medicine (parlando di immersioni)


Quel tuo sorriso, rassicurante, ai piedi del letto.
E mi dicevi ...

"Non dimenticarti le sigarette e le tue medicine
Non dimenticarati la cola
Non dimenticarti di vivere il più possibile"
Poi, fumando, mi dici “ti sei dimenticato le tue medicine?”
Poi, bevendo cola a basso costo, mi dici “ti sei dimenticato le tue medicine?”
Poi, davanti al monitor, mi dici “ti sei dimenticato le tue medicine?”

Poi, sono io a doverti dire, “ti sei dimenticata che dovevo vivere il più possibile?”

Perché mi chiedo perché mi dimentico le mie medicine quando tu sei lontana.

martedì 10 settembre 2013

Pensieri - #22 - Colori (della vita)

Una vita si sceglie anche dai colori
Puoi scegliere di vivere al nord del continente antico
Scegliendo il colore blue
E cieli sterminati, col tempo della luce dominato anche dal buio

Oppure puoi gradire un colore rosso e allontanarti
Viaggiando tra una selva di sfumature e foreste
Passare l'intero continente ampio e antico dal nome di Regina
Il Re del Mondo lo tiene prigioniero nella sua antichità d'arcobaleno

E allorché giunto sulle coste che guardano a Sud
Scoprire il rosso, il giallo ed il colore del Sole
Un viaggio nella speranza di trovarti sulla costa insieme agli agostari
Tu Rosa fresca aulentissima

E non avrò mai paura dei tuoi parenti
Perché evviva ! Il colore rosso
Evviva il nostro sguardo rivolto al Sud
Evviva i nostri corpi nudi al bagnasciuga sul dorso del mare

lunedì 9 settembre 2013

Pensieri - # 21 - Eremita

Il ragazzo, fattosi uomo con fatica, si decise a partire
La ragazza, scopertasi bambina, con più speme si decise a volare
Partirono assieme, cercando l'esilio dell'eremita
Cercavano le curve spigolose ostili alla pianura

L'ebbrezza vinse e sconfisse il tempo e lo spazio
Non ci sono valli anguste per l'eremita che da solo vive in due
Furono i vini, il caffè ed il sapore del muschio
Fu che il tempo era fermo mentre si muovevano dolci

Scoprirsi eremiti in compagnia è dono
Dono di pochi
Pochi si possono conoscere restando soli
E' un ebbrezza per eletti

Lasciare gli spigoli rocciosi e il vento puntuto
Lasciare le scoscese valli
Lasciare una tazza vuota fuori la porta
Lasciare che il piacere dell'eremo sia uno ieri che possa esser domani


domenica 8 settembre 2013

Pensieri - # 20 - Equinozio di primavera

I panni stesi al sole
I balconi fioriti
E le grida dei bambini nel cortile
Strade selciate fuori il cancello

C'è questo sole di traverso
Mi batte nel cuore
Lo fa sanguinare
C'è questo sole rosso, come i tuoi capelli

Il nonno ci porta l'agnello
Questa sera
Il nonno ci porta il vino rosso
Per i nostri sogni

Echi di un lontano canto
Echi di un lontano amore
Echi nel nostro cuore
Scorre il vento dell'Est

Portate i bambini in strada
Lasciateli gridare
Lasciate che San Giorgio li ascolti
Lasciate le nostre strade di sabbia

Pensieri - #19 - Solatio

Sceso dal treno
Fuori la stazione
Ti vedo ritta e altera
Svetti su tacchi fuori stagione

Nell'insistere al solcare il terreno
Da altezze improbabili
Sta il tuo carattere altero e inquieto
Figlio di un intelligenza oltre la soglia del normale

Non sorridi mai direttamente, lo fai di traverso
Lassù, in collina, i limoni del Garda
Forme come fiore a cinque petali
Un sorso d'ebbrezza ci porta al pranzo

Non so se ho più sete d'acqua o delle tue estremità
Mi porti al passo
Sono docile ma inquieto
Guida tu la via

Abbandonato il sole lacustre
E raggiunta la stanza felina
Ti vedo camminare scalza per la casa manco fossi il vento
Dovrò studiare la danza per capire meglio il tuo passo leggero

sabato 7 settembre 2013

Pensieri - # 18 - Mantra

Vivo inebriato
Di Oriente spesso
Vivo inebriato
A volte di musica, spesso del semplice scorrere dell'acqua

A volte pensando
a vent'anni fa
T'immagino in una stanza vuota
Suonando la viola nuda e a piedi scalzi

Come bimbo ti spiavo dalla porta socchiusa
Alla prima ora dell'alba
Una lama di luce creava spazio e l'arco del tuo piede batteva il tempo
Uno smalto brillante e scuro nascondeva la tua assoluta nudità

Ma vent'anni fa fosti vicina
E io lontano, forse distratto
Non ci furono stanze vuote
Tu fosti bella, nuda e generosa

Ora, adesso, in questo momento
Maledico il dio Destino
E gli chiedo conto di questo errore storico
Saremmo stati solo in due, due padroni, del mondo attorno

Cammino nello spazio, cercando il modo di esserne parte con grazia
Cercando tu lo possa immaginare bene
Cercando che il cesello di questa penna d'argento
Sia strumento per regalarti un mantra.

So che sai e saprai è solo per te.
Chiara è il mattino che sfugge e convince la notte
Chiara la tua voce che sorride
Chiara ma vent'anni fa dove fosti e io, poi ?

Pensieri - #17 - Del nudo

Guardo spesso con voluttà vernici raffiguranti corpi nudi
Solo femmine
Spesso raffigurano corpi "normali"
Linee curve non sempre perfette

I grossi seni e capezzoli turgidi
Laggiù il senso di ogni cosa mi chiama magnetica e perfetta
Tra l'arco del piede e delle gambe la perfezione
La pelle come ceramica

Eppure nessuna opera d'arte ti supera
Dormivi male
Sempre in un movimento senza tempo
Dormivi molto

Questo assurdo modo
Ti scopriva, seni, piedi, il corpo
Nel tuo sonno svelato il segreto della bellezza
Senza una parola

Nel tuo sonno lo scorrere dell'acqua
Un espressione costante e diversa
Come lingua d'acqua che scorre nel canaletto angusto
Ti guardo in realtà ascolto, la verità infinita


Pensieri - # 16 - Falsa primavera

Quel giorno
Uscito tra il vento fresco del mattino
Un cielo grigio acciaio
Era falsa primavera

E, camminando, pensavo alla tua voce dalle parole confuse
Non ho capito molto bene, mangi le parole e il tono è basso
Però insisto
E allora ti scrivo che se avessi la tua bocca da baciare ...

E' stato semplice dirtelo, ancor più facile baciarti a lungo
Baciarti il fiore della bocca, l'origine del mondo e l'arco del piede
Baciarti forte
Baciarti mentre dormivi

Avevo due età
Quella che mi ricordo è 17 anni
Era aprile e poi fu maggio
Poi Estate

Quella falsa primavera
Non è ancora finita
Se puoi, vieni
Attraversando il giardino fiorito

venerdì 6 settembre 2013

Pensieri - # 15 - Della morte

Fu di mattina,
La notte era sconveniente
Passai il crepuscolo guardando la sua foto
Oscurata

Ti elevai a mia testimone velata.
Sapevo e conoscevo
Il suono delle fine
Il transito di questo corpo terrestre era ad occidente

Ti ricordo come Leda
Trasformata in cigno
Nella mia stanza cantando in noto sonetto che recita
"Tre donne intorno al cor mi sono venute..."

E fu di mattina
Non troppo presto
Abbastanza per darvi il tempo di bere un caffè
Occidente, morte e fine del mio corpo attuale

La paura non insiste nell'oblio e nella fine
Bensì nel non potervi dire
Seppellitemi in piedi
Che possa toccar la mia morte all'inpiedi

Non chiedo il girone degli umili o degli eroi.
E sia, all'inpiedi, sepolti tra gli artieri.
La morte è bella perché rappresenta l'impossibile
Non si muore mai, si cambia natura

Ad Occidente, ad occidente
Col sommo pensiero "mi è lieve il sepolcro se penso alla vita mia"


mercoledì 4 settembre 2013

Pensieri - #14 - Universo

Trovandomi, la mattina presto, davanti le mura di Bal el Assel
Guardavo lo scorrere frenetico delle genti
Han tutti vesti leggere, frusciano al vento leggero
Un Sole curvo e potente sferza la strada

Latitudine 36.41° N
Longitudine 10.22° E

Mai fui così sereno
Nell'essere straniero
Mai l'indigeno fu così amico
Solo una volta diedi un soldo al barbone che voleva bere del vino, era Roma, non per niente

Poi, dopo che l'ultima nuvola sferzò la sua ombra sul selciato
Lei passò, docile
Non guardava, se non la terra avanti Lei
Un vestito morbido e dei sandali in cuoio

Un momento d'ipnosi e silenzio
Respiravo a fatica nonostante un vento leggero
Guardavo e basta
Si voltò

Mi sorrise, un poco altera
Smisi di smettere di respirare
Sorrisi a mia volta
Si fermò un attimo e stupenda sorrise più forte

Stupefatto dalla violenza del cuore
Piansi muto e solo
Un sorriso così forte non l'avevo mai visto
Scopersi il segreto dell'origine del tutto

Pensieri - # 13 - Venezia

Non conosco l'arte delle vernici
E ne apprezzo, basito, con difficoltà la bellezza.
Quel giorno mi recai a Venezia.
Parlava il Dalai Lama.

Tema la Morte
Egli ci disse di non averne paura
Bensì terrore
L'ultima porta non da scampo

Uno ultimo momento di noi
Uno ultimo momento in cui si sa chi sei stato
Crediamo nella reincarnazione
Ed è peggio dell'oblio dell'Inferno,

La medesima sera
In un noto ristorante veneziano
Cenavo solo e sereno
Mai compagnia assente fu così gradita

Si avvicino il cameriere
E disse "Signore, quattro loschi figuri chiedono di lei fuori il locale"
E io "Li faccia accomodare, sarò loro ospite"
Essi entrarono, quattro cavalieri dell'Apocalisse

Uno di loro si chinò nelle mie vicinanze e mi disse
"Lei nel nostro Kurdistan è molto famoso, lei parlò di Mustafa Barzani"
Sapevo fosse vera l'affermazione
Gli dissi grazie e bevemmo un caffé

S

martedì 3 settembre 2013

Pensieri - # 13 - Una sera a Berlino

Mi sento Angelo caduto
Abbandonata l'armatura e le ali
Davanti ad un supermarket
Con le luci al neon

Passa una signorina
E ha un vestito leggero
Mi vede a terra, smarrito
Non sa fui Angelo, ora decaduto

Una prece, un invettiva
Si volta
Le sorrido
Mi volta le spalle, ma si toglie le scarpine

Mi basta così

Pensieri - #12 - Fine dell'Estate

Passai l'ultima migliore Estate
Due anni fa
Completamente solo, con la mia compagna ed un ventilatore
Eravamo molto poveri
Ciò la rendeva silenziosa e distante

Dormiva molto
Io pochissimo
Mi alzai la mattina di ferragosto e cercai un bar aperto
Volevo sentire la voce di qualcuno

In un bar "sociale", al quartiere cinghio
Vidi lo spettacolo di un bar estivo, vuoto con tanti anziani
Bevvi un caffè
E camminai per almeno 5 chilometri

Poi mangiai solo, e mangiammo, la sera, assieme, zuppa di farro da una busta congelata

L'indomani festeggiamo il nostro disperato amore in un ristorante cinese

S