lunedì 30 dicembre 2013

#63 - Il sogno di Anna

Anna corre forte
A piedi nudi verso il confine del bosco
Foglie nere sotto i piedi
Grandi alberi, tante ombre

Anna esce dal bosco
Il vestito leggero
Cade sopra un corpo pallido
Sbuffa, giace, un attimo, poi Urano le corre davanti

Ridestata corre alle sue spalle
Lui grande come il cielo sopra le loro teste
Scompare
Oltre la scogliera

Anna non ci pensa
Un salto nel vuoto
Il mare enorme è di sotto
Nettuno bruno e serio l'aspetta

Ma un barca
Di foglia formata
L'accoglie
Gettati i morti in mare

Anna parte verso Urano
Lui la ferma
Prima di Atlantide
Bevi Anna, da qui si passa solo per piccole parti

Anna beve e si fa piccola
Urano la porta in mano
Uno sguardo arreso
D'entrambi

Urano t'amo ma non posso rimanere minima
Anna bevi di nuovo
Sii grande ancora
Come il posto che ti riservo nel mio cuore

Addio Urano
No Anna !
A presto
Io sarò sempre cielo, come mantello, come protezione

sabato 28 dicembre 2013

#62 - Il primo bacio

Ho passato un tempo esatto
Immaginando
Nella mia mente
E' sempre accaduto la notte

Perché sono cose da fare
Coperti dalla Luna
Con la marea montante
Del sangue nel tuo cuore

E, ora, quanto è rumoroso
Questo segnale
Picchia nella testa
Un suono distorto tra notte e giorno

Ricordo ancora quella notte
Appunto, esatta, "quella giusta" domandavi tu
E le tue parole
E la Luna, un tondo giallo, freddo

Faceva freddo
Appena dentro il cuore
Ma il primo bacio è stato
Il tuo primo bacio che, hai dato a lui

martedì 10 dicembre 2013

#61 - La pietra di Aoife

Oggi sferza una vento dell'Est
Una parte di me è ancora al fronte
Lontano da qui
Guardo ancora sempre un po più in la per salvarmi la vita

Oggi l'erba è più verde e brillante
Fili dritti nella distesa
Dietro casa Aoife corre e corre
Una parte di me l'osserva, estasi

Esco
Il petto affronta il vento
Nel petto batte un piccolo cuore
Gli occhi bruciano per i colori

Gli occhi guardano il cielo
E trovano a terra una pietra
E' del mare
Levigata, dura

Tieni Aoife
Tienila tu
No, amico fragile
Tienila per te, mettila vicino al cuore lo proteggerà


Cambiare un idea

domenica 8 dicembre 2013

# 60 - La classe del 1972 (bang bang)

Quando a suonato il telefono
Ho sentito una strana sensazione
Ho risposto insolitamente tranquillo
Non c'è stato bisogno di presentazioni, Stefano con cadenza veneta lo sai dire solo tu

Oggi siamo qua
Una grande tavolata
Seduti assieme
Muovi ancora le mani con dolcezza

Non ti vedevo da tempo
Ho riconosciuto subito gli occhi azzurri e lo sguardo profondo
Non lo reggevo
I capelli lunghi sulle spalle

Ricordo ancora i tuoi pantaloncini
Le gambe nude
E le corse mentre facevamo i cow-boy
Ti raggiungevo sempre e non ti prendevo mai

Mi parli delle tue figlie
Dei tuoi mariti
Ti parlo delle mie ragazze
Sempre troppo giovani

Tu e solo tu hai la mia età
I nostri sguardi si domandano
Perché ?
Dove è stato ?

Questa sera
Ti saluto con un bacio
Le mani sui fianchi
E' il primo giorno che ti vedo

#59 - L'attesa

Ieri è stato il giorno dell'attesa
Di quello che sapevi essere già successo
Ricordo, sempre, binari e marciapiedi
Un treno atteso

Ricordo sempre le partenze
Sapendo che all'arrivo c'era lei
Una vittoria ogni volta
Un porto sicuro

Ricordo che il tempo non contava
Perché, è scritto, "come si sta bene"
Perché l'ho letto, da qualche parte
Forse era un telefono

Ricordo che aspettavo con piacere
Ricordo che viaggiavo con profitto
Ricordo
Ora vorrei dimenticare

Non potrò farne a meno
Creare distanze
Non è un lavoro
Ma porta profitto

sabato 7 dicembre 2013

#58 - Foglia

L'altra notte
Sono uscito nella freddo della notte
L'altra notte
Sono uscito e faceva freddo nel cuore

Ho visto le foglie
Appese
Solo per un poco appese
All'aria dei rami in un cielo piccolo

Sembravano cadere
Vita, vita, vita
Spara !!!
Avevo freddo ad un fianco

Allora ho aperto un vino
Era rosso o bianco non ricordo
Ne ho bevuto molto
Gridando e piangendo, vita, vita, vita, spara

Poi ho camminato ancora e le foglie eran cadute
E allora non le ho calpestate
Evitata ognuna
Oggi erano ancora li, per terra, sembrava dicessero grazie

giovedì 5 dicembre 2013

#57 - 16 anni in un giorno

Avevo sedici anni
Camminavo con le tue gambe
Mi appoggiavo sulle tue spalle
Eri più bambina di me, eppure

Poi sei andata via
Non ti ho perdonato, non volevo
Il soffice terreno, mantello di un caro amico
Ci ha fatto perdonare le debolezze

Avevo sedici anni
Tu mi hai cresciuto
Io ti ho preso un po di vita
E il coraggio che non avevi

Squilla il telefono
Sento prima il dolore poi il suono
Dove sei ora ?
Tornerai?

Oggi sono venuto da te
Ti ho visto volare via
Per l'ultima volta
Perché non sai stare ancora con me?

Oggi torno a casa
Da solo
Oggi so che sono più forte
Perché ho vissuto sedici anni in un giorno

martedì 3 dicembre 2013

#56 - Dicembre

La scorsa Estate sono diventato trasparente
La scorsa Estate è stata un periodaccio
Quando sei statua
E diventi trasparente

Allora sono tornato
Con forma e coraggio
A farmi notare
Vestivo comunque di nero

Passavo dal giardino di fronte la fontana
Passavo senza soldi nei locali
Passavo come ombra davanti ai suoi occhi grandi
Lei ha capelli rosa e l'ombretto è rosa uguale

Lei si porta il sesso dentro i piccoli seni
Lei è un cinema porno con la bocca storta
Non che mi abbia mai considerato
Le sue brutte occhiate mi scoraggiano, poi mi dice "ciao" e allora cambia, poi ancora brutte occhiate

E allora io mi sono dato del tutto
Un idea balzana, assurda
Ho atteso, sicuro, la speranza di un si
Lei mi disse, si !!!

Tutto mi inebriava
E ricominciai a vivere
Io attesi per un ora, l'ora dell'appuntamento
Poi lei mi disse "lo sai che mi piace lui ..."

Non fu un problema
Era un periodaccio per il sottoscritto
Una più, una meno
Per fortuna poi, venne gennaio