Ivana
si svegliò tardi
Nuda
Gambe lunghe adagiate e seni pesanti
Come fosse sola
Si alzò maestra
In pochi gesti era la vita
Un immagine di se divina
Uscendo le chiesi con lo sguardo
Lei mi rispose col silenzio
Fece pochi passi
Incontrando solo vivi
Salì di nuovo le scale
E ancora si sentì a casa
Mi voltai per un soffio di brezza
Essa poi era nuda
Le chiesi con lo sguardo
Lei mi rispose con parole di miele
Sono la Madre del Mondo
Stupisciti è giusto
venerdì 27 marzo 2015
#121 - La prima notte
Il giorno della prima notte
Era caldo
Troppo
Il treno delle 17:28 troppo tardi e troppo in ritardo
Ma infine
Tu, gigante buona arrivasti
Grande, in tutti i sensi
Un saluto cordiale e un bacio di cortesia
Perché il tempo è perso
Perché questa attesa
Perché il suono della tua voce
Perché non dirci subito prendimi ?
Eppure non passa
L'imbarazzo del fiore di febbraio
Contro il tempo
Contro il giusto
Ma il Sole volge il volto verso Venere
E noi ebbri di Luna
Vigiliamo sulle passioni
Ma non siamo così bravi
Sospiri
Era caldo
Troppo
Il treno delle 17:28 troppo tardi e troppo in ritardo
Ma infine
Tu, gigante buona arrivasti
Grande, in tutti i sensi
Un saluto cordiale e un bacio di cortesia
Perché il tempo è perso
Perché questa attesa
Perché il suono della tua voce
Perché non dirci subito prendimi ?
Eppure non passa
L'imbarazzo del fiore di febbraio
Contro il tempo
Contro il giusto
Ma il Sole volge il volto verso Venere
E noi ebbri di Luna
Vigiliamo sulle passioni
Ma non siamo così bravi
Sospiri
Iscriviti a:
Post (Atom)